Farra d’Isonzo, Gorizia
CENNI STORICI: Lo Schioppettino è sicuramente uno dei vitigni indigeno – friulano più particolari e tipici, originario con ogni probabilità nella zona friulana fra il comprensorio di Udine e Gorizia.
Lo Schioppettino è diffuso in quantità limitata per le forti difficoltà di coltivazione e di vinificazione e per l’altissima professionalità che richiede al vinificatore.
Vigneto: a Mariano del Friuli, GORIZIA, terreno povero che induce la vite uno sviluppo moderato, impianto del 1982. Cimatura estiva per un migliore rapporto foglie/grappoli, ed un diradamento dei grappoli in pre – invaiatura. Nessuna concimazione. Resa 35/37 q.li/ha
Uvaggio: 100% Schioppettino
Vendemmia: manuale, in sovramaturazione per attenuare l’altissima acidità fissa congenita della specie.
Vinificazione: Diraspatura e pigiatura delle uve, seguente fermentazione spontanea sulle bucce per circa 30 giorni, durante i quali vengono effettuate svariate follature, rimontaggi ed 1 o 2 “delestage” giornalieri; terminata questa fase si passa alla separazione del mosto fermentato dalle bucce, che vengono dolcemente strizzate solamente per favorirne lo sgrondo totale e null’altro. Quindi il vino viene posto in differenti botti da 2000 litri, costruite artigianalmente, usando ancora oggi diverse varietà di legno tipiche della zona, dove prosegue l’attività fermentativa secondaria. In questi fusti il vino può iniziare la sua vita, decidendo in modo autonomo e del tutto naturale, quando svolgere la fermentazione malolattica, se tutta assieme o in svariati anni, un po’ alla volta (l’uomo rispettoso della natura non può mai sostituirsi ad essa). Nei successivi 4 – 5 anni il vino prosegue il suo affinamento “sui lieviti” (“sur lies”) con “batonnage” (rimescolamento dei lieviti) periodici. Quando il vino ha raggiunto una maturazione soddisfacente, si travasano le diverse botti in un unico recipiente di acciaio, dove sosterà per almeno 3 mesi, per favorirne la fusione delle diverse anime e la naturale decantazione delle parti grossolane sul fondo; quindi, messo in bottiglia, senza alcuna filtrazione, a temperatura costante per il successivo affinamento.
Colore: rosso rubino intenso dalle sfumature granata e unghia violacea.
Profumo: vinoso, fruttato, che ricorda la mora selvatica, il lampone, il mirtillo. Con l’invecchiamento si evolve in elegante bouquet di sottobosco, muschio, specie e pepe.
Gusto: di corpo, con buona acidità fissa che però non nasconde la sua pienezza calda e vellutata.